Pittore italiano. Compiuti gli studi da
autodidatta, nel 1855 si stabilì a Napoli e iniziò
l'attività pittorica dipingendo alcune nature morte; nel 1857
entrò in contatto con i gruppi di cospirazione antiborbonica e
aderì alle file dei garibaldini, partecipando ai combattimenti del 1860.
Nel 1878 divenne professore di Disegno all'Accademia di Napoli. Dipinse
soprattutto quadri a carattere politico-patriottico, ma anche paesaggi e
ritratti, con uno stile sobrio, nel quale prevalgono raffinate ricerche
luministiche e una vena intimista. Fra le sue opere ricordiamo:
Roma o
morte (1863),
Luisa Sanfelice in carcere (1877),
La ruota degli
esposti (1877) (Galatina, Lecce 1836 - Napoli 1891).
Gioacchino Toma: “La scuola delle merlettaie cieche” (Milano, coll. privata)